Comunicato Stampa

10 Ottobre 2010 giornata Mondiale contro la Pena di Morte

In occasione della Giornata Mondiale contro la Pena di Morte, la Coalizione Italiana contro la Pena di Morte Onlus (COALIT), socio fondatore della Coalizione Mondiale contro la Pena di morte, nella persona del suo Presidente Arianna Ballotta e del suo Vice-Presidente Michela Mancini, prenderà ufficialmente parte al Journey of Hope a Houston. Un tour che prevede conferenze e dibattiti nelle maggiori Università ed Enti Ecclesiastici del Texas (USA). L’evento nazionale è organizzato dall’associazione Journey of Hope..from violence to healing in collaborazione con la Texas Coalition to Abolish the Death Penalty (TCADP). 

Dal 10 al 21 Ottobre, oltre a partecipare in qualità di relatori alle date a calendario del tour, il Direttivo Coalit si occuperà della pianificazione delle attività previste per il 2011 in collaborazione con la TCADP e l’altro importante gruppo TX Death Penalty Abolition Movement e faranno visite di supporto ad alcuni condannati a morte nelle carceri Ellis One Unit (Huntsville) e Polunsky Unit (Livingston)

I rappresentanti della Coalizione Italiana contro la Pena di Morte Onlus, da anni impegnati a difendere i diritti dell’Uomo e soprattutto il diritto alla vita di ogni essere umano, ben si collocano nell’ambito di questo evento e sono particolarmente lieti, come peraltro gia’ fatto nell’anno 2000, di portare anche la propria testimonianza ed accogliere l’invito arrivato dal Texas, con le cui associazioni locali – ed in particolare la Texas Coalition to Abolish the Death Penalty (TCADP) – collaborano proficuamente fin dalla sua fondazione. Fu infatti proprio Arianna Ballotta a dare un contributo determinante alla fondazione della TCADP, ragione per la quale nel 2007 le e’ stato conferito un importante riconoscimento dal Board of Directors della TCADP.

La visita della Coalizione Italiana sara’ inoltre accompagnata dalla lettera di sostegno all’ArciVescovo Fiorenza (che Ballotta e Mancini incontreranno a Houston) da parte del Vescovo di Pozzuoli S.E. Mons. Gennaro Pascarella. Pozzuoli e’ la città campana dove si svolgono molte delle attivita’ della Coalizione Italiana, come convegni, incontri di sensibilizzazione nelle scuole e corsi di preparazione dei volontari, come quello fatto lo scorso anno grazie al contributo del CSV di Napoli. Peraltro, sempre in collaborazione con il CSV di Napoli, e’ appena stato attivato un nuovo progetto denominato “Giovani ed ILL-legalita’” un percorso dei diritti attraverso la Costituzione Italiana che la Coalizione Italiana seguirà nelle scuole nei prossimi due anni.

Per ulteriori informazioni: Michela Mancini info@coalit.org – Tel: 328/2495909 – Fax: 081.239.18.93 Per coloro che volessero approfondire l’evento, è possibile su richiesta avere un servizio video e fotografico dell’intero evento, e collegamenti web e radio in diretta.
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APPROFONDIMENTI :

L’associazione Journey of Hope… From Violence to Healing e’ stata fondata negli Stati Uniti d’America da famigliari di vittime del crimine, a cui si sono aggiunti famigliari di condannati a morte, famigliari di persone gia’ giustiziate dallo Stato, ex condannati esonerati e altri che lottano in difesa della vita. Il messaggio del Journey of Hope e’ estremamente importante, in quanto e’ quello della riconciliazione e del perdono. I membri di questa associazione, pur se di razze, lingue, religioni, condizioni economiche e background molto diversi fra loro, sono tutti uniti nel ritenere fermamente che la pena capitale non e’ la strada giusta da percorrere per punire chi ha ucciso. Raccontando le vicende terribili da loro vissute in prima persona, essi sono l’esempio migliore di come, nonostante il dolore e la rabbia, si possa arrivare ad un dialogo e ad un punto d’incontro con l’altro, nonostante tutto. 

Arianna Ballotta, ravennate, ha vissuto un’esperienza simile a quella di molti dei membri del Journey of Hope ed e’ riuscita, dopo anni in cui ha provato dolore, desiderio di vendetta e rabbia, a perdonare l’uomo che, all’età di 13 anni, la privo’ per sempre della rassicurante ed amorevole figura di suo padre. Ragione che la spinse, in seguito, a cercare di capire tutte le parti (soprattutto vittime e carnefici), ad entrare in contatto con i condannati a morte ed i loro famigliari ed i famigliari delle vittime, e a fondare, con Michela Mancini ed altri soci, l’Associazione Coalizione Italiana contro la Pena di Morte Onlus, attiva dal 1997, con la convinzione che la giustizia debba sempre essere perseguita senza spirito di vendetta, bensì con una equilibrata gestione delle forze che operano all’interno della societa’ al fine di garantire processi equi, certezza della pena, ma anche opportunita’ di riabilitazione del reo, bilanciando così la legittima esigenza dei famigliari delle vittime del crimine ed il rispetto di quegli stessi valori che reclamano un atto di giustizia.

Michela Mancini, napoletana, pur non avendo – per fortuna – vissuto in prima persona una così grave tragedia famigliare, e’ entrata in contatto molto giovane con il mondo abolizionista, in quanto convinta, come cattolica osservante, che il Quinto Comandamento “Non uccidere” debba valere per tutti ed in primis per lo Stato, tenuto a dare l’esempio a tutti i cittadini. La sua forza ed il suo coraggio l’hanno persino portata – prima donna italiana a fare un’esperienza così dura – ad accompagnare fin nella camera della morte alcuni dei condannati con cui e’ entrata in contatto, come estremo gesto d’amore. Michela Mancini e’ molto attiva anche nella sua comunita’, dove da anni si occupa di educazione alla legalita’ e di dare una speranza a chi da tempo l’ha perduta.

Come dimostrato in questi giorni dal caso di Sakineh Ashtiani, la cui esecuzione in Iran e’ stata sospesa anche grazie alla grande mobilitazione italiana ed europea in generale, e’ molto importante che la societa’ civile tutta, quella stessa societa’ che deve favorire la convivenza con altri popoli, si unisca ed elevi una voce unica in difesa della vita. Ed e’ per questa ragione che il dialogo fra diverse culture e diversi modi di vedere diventa indispensabile, senza confini. L’umanita’ intera e’ un’unica grande famiglia. 

Programma (ancora da completare) del tour del Journey of Hope (Houston e Huntsville, dove ha sede la camera delle esecuzioni)

Prison Show
West Houston Democrats (Tracy Gee Center)
Interfaith Prayer Service (Walls Unit, Hutsville)�
St. Thomas Church
Unitarian Fellowship of Houston (Spring Branch)
Houston Mennonite (Spring Branch)
St. Paul’s Methodist
Bering Memorial United Methodist
Magdalene Community (Rothko Chapel)
St. Pius Catholic High School
Houston Community College (Central Campus, Antropology Class)
Dominican Sisters
Meeting with Archbishop Fiorenza
Ft. Bend Co. Democrats�
Duchesne Academy
St. Agnes Academy
Rice University
University of Houston Honors College
Bay Area UU Church

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