Al Tempio di Nettuno. Divino jazz

Pozzuoli – Le antiche mura del tempio di Nettuno, la musica jazz e una moltitudine di anime, hanno formato il triangolo magico del “Pozzuoli Festival Jazz”, ideato e promosso dall’associazione Jazz & Conversation, che si è svolto nei giorni 9, 10 e 11 settembre.

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In un’atmosfera magicamente onirica, si è celebrato un matrimonio speciale tra, esecuzione musicale e sentire artistico del pubblico.
Un evento particolare, che ha legato la genialità musicale e vocale degli artisti, con l’essenza eterea di un grande pubblico, unito da una particolare ed intensa percezione, quella di appartenere ad una stessa identità artistica.
Tre incontri nel tempio di Nettuno, il dio delle acque, interamante avvolto, per un’ intera serata, da un fitto mantello di pioggia sottile come la rugiada, in cui ricordi e immagini, si sono mescolati e rimescolati a continue e sempre nuove interpretazioni, di affascinanti creazioni musicali, del jazz di ogni tempo.
Un luogo rivisitato attraverso lo sguardo alchemico del mito, magistralmente rappresentato dal giornalista e scrittore Mario Sirpettino, che ha donato a tutti, con serena intraprendenza e spontanea eleganza, un viaggio virtualmente reale nel tempo del tempio.
L’ultimo applauso è stato per l’entusiasta e poliedrico presidente dell’associazione Jazz & Conversation, Antimo Civero, che ha offerto in dono, agli artisti intervenuti, le “Bombe d’Amore, di pace e di colore”, create da Raffale Ariante pittore in Assisi, di origine puteolana, le cui opere sono da tempo, messaggi di pace in giro per il mondo.

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