Pastorale del mare 2011

e con foto di Giuseppe Del Rossi

Nel luogo più magico di Pozzuoli, la darsena, si è svolta venerdì 27 maggio, la II edizione della Pastorale del Mare organizzata da: l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Pozzuoli, la parrocchia di Santa Maria delle Grazie, la Capitaneria di Porto, il I ed il IV Circolo Didattico di Pozzuoli ed il gruppo musicale “Compagnia di Canto Libero”
Un rito antico che si è materializzato attraverso un lungo racconto, ai piedi del Rione Terra, sotto le mura della chiesa dell’Assunta a mare, simbolo di culto della civiltà marinara.



Un racconto fatto di preghiere, di voci e gesta, di musica e balli, di canti, che termina, scandito dal suono delle campane all’inbrunire, con la benedizione delle reti, mentre il sole, oltre l’orizzonte, dona l’ultimo bagliore al blu intenso del cielo, prima che diventi nero, lasciando poi alle luci delle barche dei pescatori, il compito di dare luce ai nostri sogni nella notte.

Tanti sono stati i cittadini che sono intervenuti all’evento e tanta è stata l’ emozione nel rivivere un rito che sembra rimbalzato come un’eco, dalla lontana descrizione di Vincenzo Cafaro:
…Si parte di notte, i parenti si raccolgono alla banchina, dove si scorgono dei giovani che nascondono oltre alle leccornie preparate dalle loro madri, come una calda pizza di cipolle, tanto amata dai pescatori, anche dei regali fatti dalle loro morose che lasciano a malincuore.
Sui petti dei marinai spicca la medaglia della Madonna, che tanto li proteggerà nel lungo viaggio… Le ultime raccomandazioni senza cacciare una lacrima, una stretta di mano e giù nella barca che si muoverà a colpi di remi, ma prima di prendere il largo un ultimo ritocco.
Si ritorna indietro, dall’altro lato della banchina che costeggia la chiesa dell’ Assunta, prendono dell’acqua di mare, di quella vicino alla chiesa, quell’acqua è benedetta, è della Madonna, ne riempiono un secchio e la spargono sulle reti e sulla barca, si fanno il segno della croce, prendono l’ultima benedizione della Madonna e poi si parte.