PSICHIATRIA: UN’INDUSTRIA DI MORTE CON LE DENUNCE DEL COMITATO DEI CITTADINI PER I DIRITTI UMANI

Di Silvio De Fanti portavoce nazionale del CCDU Italia
Siamo verso la fine degli anni 60′. Per le strade di New York si aggira un uomo che viene fermato dalla polizia. Questi si lamenta visibilmente pronunciando, secondo il rapporto degli agenti, frasi sconnesse e senza senso. Praticamente incomprensibili.

Viene caricato sull’auto di servizio e portato in manicomio dove immediatamente viene “curato” per una “malattia” sconosciuta agli stessi sanitari che hanno preso in carico il malcapitato. Il poveretto subisce cosi la somministrazione di pesanti psicofarmaci, elettroshock ecc. Insomma i peggiori strumenti che la psichiatria ha in dotazione.

Dopo qualche giorno incontra un medico che visitandolo scopre che le frasi che la persona pronunciava al momento del ricovero, considerate da tutti incomprensibile erano tali in quanto dette in Ungherese, la sua lingua. Praticamente l’unico male che aveva era il fatto di non riuscire a farsi comprendere.

Con la denuncia ai sanitari dell’ospedale psichiatrico inizia l’attività del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani.

Il CCDU fondato dalla Chiesa di Scientology e dallo psichiatra Thomas Szasz nel 1969 comincia così un’opera continua di denuncia e informazione su quanto avviene nel campo della salute mentale fino a quel momento rimasto nascosto e coperto da una coltre di connivenze e omertà.

E’ stato cosi possibile denunciare gli innumerevoli abusi che sotto la copertura di una pseudo scienza venivano commessi dagli psichiatri in tutto il mondo creando nient’altro che ulteriore insanità, mutilazioni e morti.

Successivamente, e fino ai giorni nostri è stata smascherata la truffa del DSM (il manuale diagnostico in uso a tutti gli psichiatri a livello mondiale) nel quale le malattie mentali sono andate via via crescendo a livello esponenziale decise come malattie da un manipolo di psichiatri non con evidenti prove o approfondite ricerche scientifiche, ma semplicemente con un alzata di mano della maggioranza che “democraticamente” decideva della loro esistenza o meno.

Fece scalpore la notizia dell’esistenza di campi di lavoro (veri e propri lager) in Sudafrica dove migliaia di ricoverati (tutti di colore) venivano costretti a lavorare non retribuiti arricchendo a dismisura gli psichiatri che avevano interessi in questi campi.

E ancora la denuncia in Australia nei confronti dei danni causati dalla cura del sonno praticata in una clinica con risultati mortali per decine di pazienti sottoposti a questa pratica.

In questi anni decine di medici, psicologi e psichiatri hanno, contattati dal CCDU, contestato duramente i metodi usati negando esplicitamente l’esistenza di qualsiasi prova scientifica che giustificasse le cure violente a cui venivano sottoposti milioni di persone soggette a svariati disagi mentali.

Una fra tutte è la famosa teoria dello squilibrio biochimico del cervello divulgato abilmente con un’ottima strategia di marketing con l’unico scopo di giustificare la vendita di farmaci che ne curassero le conseguenze. Decine di medici hanno affermato che ad oggi non esiste nessun test che possa comprovare questa teoria e possa valutare la condizione chimica del cervello di una persona in vita. Anche questo è l’ennesima fantasia psichiatrica.

Ci sono di contro numerosi attestati che spesso il disagio può essere curato in maniera non violenta.

Delle buone relazioni umane possono far stare meglio anche una persona etichettata come schizofrenico molto più che l’assunzione di psicofarmaci che hanno tra l’altro, nei loro effetti collaterali, proprio l’aumento del disagio stesso.

Milioni sono le denuncie di suicidi e omicidi commessi da persone di tutte le età che assumevano psicofarmaci, anche se spesso la notizia viene comunicata attribuendo la responsabilità alla malattia e non, come da più parti viene sostenuto, ai metodi di cura.

Dalla fine degli anni 70 anche in Italia ha iniziato le sue attività di informazione e denuncia il CCDU.

Per diversi anni un lavoro senza tregua di alcuni appartenenti al Comitato ha fatto si che venissero definitivamente chiusi decine di ex manicomi situati in tutta la nazione che, nonostante la legge 180, contenevano al loro interno ancora circa 25.000 pazienti, la maggior parte dei quali trattati peggio che nei lager nazisti di triste memoria. Decine di TV in tutta Europa ha trasmesso le orribili immagini dei video girati dal CCDU all’interno di questi posti.

Premeva testimoniare cosa faceva la psichiatria quando nel silenzio più totale deteneva il monopolio della salute mentale dietro gli spessi muri dei manicomi. Crediamo che la prova sia stata fornita in modo molto molto chiaro.

In questi ultimi anni, pur senza trascurare il resto, l’attenzione del CCDU a livello Italiano ed internazionale si è focalizzata su quanto la psichiatria sta facendo nei confronti dell’infanzia dopo aver inventato e presentato sul mercato una nuova malattia chiamata ADHD, deficit di attenzione e iperattività. Secondo alcune teorie psichiatriche colpirebbe una certa percentuale di bambini etichettati come tali non da approfonditi studi medici e psicologici, ma dalle risposte che genitori ed insegnanti danno alle domande contenute in un test arbitrario che fine a se stesso potrebbe causare solo ilarità, se non fosse che i risultati sono quasi sempre nefasti per il bambino sottoposto alle relative cure.

E’ importante sapere che per curare questa ipotetica malattia vengono somministrati al bambino per un certo periodo dei pesanti psicofarmaci inseriti tra l’altro nella stessa categoria dove si possono trovare anche droghe come la cocaina l’eroina e le anfetamine.

Il CCDU da anni si batte duramente contro queste posizioni, denunciando la grandiosa operazione di marketing architettata al fine di convincere dell’esistenza di questa malattia la maggior parte delle persone nei vari strati della società. L’ADHD sarebbe una malattia molto democratica che colpirebbe qualsiasi ceto sociale.

Anche in questo caso la farebbe da padrone la teoria dello squilibrio biochimico del cervello del bambino considerato malato che, come detto in precedenza, è un mito mai scientificamente provato in nessun modo serio.

E’ nostro convincimento che l’esistenza della malattia chiamata ADHD venga portata avanti con l’unico scopo di vendere farmaci che solo negli USA movimenta un mercato da miliardi di dollari. Non dimentichiamo che i bambini americani sotto cura psicofarmacologica sono ormai arrivati a superare i dieci milioni di unità.

Proprio per questi il CCDU insieme ad altre associazioni si è fatto promotore recentemente di un opuscolo intitolato “Perché non accada anche in Italia” dove denuncia e chiede alle autorità Italiane maggior controllo su quanto avviene in questo specifico campo. In Italia circa 30.000 bambini sono attualmente su programmi che prevedono l’assunzione di psicofarmaci.

Questo è molto ma non è tutto. Sono certo che le notizie date intanto possano essere utili a molti con l’intenzione di prevenire il più possibile situazioni tragiche purtroppo viste più volte nel passato.

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