Lo specchio di Diotima – venticinque ritratti fotografici in bianco e nero di Fiorella Ilario

Antonia Ida Fontana, direttrice della BNCFLunedì 30 giugno, si è inaugurata la Mostra di Fiorella Ilario: “Lo specchio di Diotima”, presso la Tribuna Galileiana della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze webbanki.ru .
Venticinque ritratti fotografici in bianco e nero, di donne legate al mondo della cultura italiana ed in particolare fiorentina, tutti ambientati (con l’unica eccezione per quello dedicato a Margherita Hack) nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
Una costellazione femminile declinata da personalità che esprimono, ciascuna nel proprio ambito, una riconosciuta eccellenza, ma che spesso restano per il mondo dell’arte e della comunicazione, ancora in-visibili.

Lo specchio di Diotima è il titolo della mostra che espone le immagini di quei volti.
Là dove il riferimento alla sapiente sacerdotessa filosofa, maestra di Socrate, evoca la sua figura di emblematica dispensatrice di conoscenza. Colei per cui Amore è “riconoscimento dell’altro, passaggio all’altro, relazione, apertura, accadimento, contingenza, attesa ed irruzione dell’altro”.
E proprio come in una sorta di doppia partitura -da donna a donna- passando attraverso quelli di chi ha fotografato (come davanti alla immagine riflessa in uno specchio) gli occhi dei soggetti fissano quelli dell’osservatore, alludendo ad una duplice richiesta di riconoscimento e di dialogo. Alla affermazione di un principio di identità.
Una circuitazione di sguardi che richiama ad una “seconda vista”, ad una teoria di microsistemi certamente fatti di differenze e contraddizioni di peculiarità e di autonomia, di soggettivismo e di specificità, ma anche di identificazione e di scambio, di attrazione e di scoperta, di corrispondenza e di condivisione, di legame e di empatia.
La scelta dell’ambientazione negli antichi spazi della Biblioteca Nazionale diventa decisiva in quanto -malgrado le offese del tempo e la trascuratezza degli uomini, forse non per caso contrastata dalla sensibilità e dalla cura di una guida e di un supporto tutto femminile – eletta a paradigma della “casa ideale”.
Luogo che a sua volta, emblematicamente, dispensa conoscenza; accogliendo e, in certo modo, tutelando. Luogo del sapere e del sapere di non sapere; luogo del Logos e luogo del silenzio.
Affiancati ai ritratti principali, che vedono i personaggi quasi circoscritti dentro la propria “rappresentazione di sè”, una serie di, più o meno lunghe, sequenze di videostill; che sembrano dilatarne l’immagine in una mappatura di istanti intimi e quasi privati. Come a riprova del maieutico insegnamento di Diotima, che parla del riscatto di una femminilità relegata alla sua antica assenza, ad una concezione parziale del proprio essere; per affermare la visione di una donna come “un universo unico.
Fatto di corpo e di anima. Di terra e di cielo. La terra dalla cui ferita sgorgano in un continuo generare nuovi mondi, ancora e ancora. Nuove terre e nuovi cieli.”
La Mostra rimarrà aperta fino al 30 settembre 2008, con orario: lunedì-venerdì 10-13 e 15,30-18,30.
Info: manifestazioni.culturali@bncf.firenze.sbn.it
Tel. 055 24919322; 055 24919257

Fiorella Ilario – Artista, fotografa. Autrice e conduttrice radiofonica. Ha collaborato a riviste d’ arte e di moda ed ha esposto sue opere in diverse città italiane. Nel 2006 ha partecipato con una mostra di disegni ed un reading di poesia – al Festival internazionale Fabbrica Europa, a Firenze. Una mostra di suoi ritratti fotografici al poeta Mario Luzi è stata allestita, nel 2005, alle librerie Feltrinelli di Milano, Firenze, Napoli e Bari.

Ha partecipato a Fabbrica Europa nel 2006 con Lullaby , una mostra che prendeva il titolo da una poesia di Wystan Hugh Auden – Lullaby, appunto, Ninnananna – tratta dal volume La verità vi prego sull’amore. Dieci disegni in tecnica mista su carta, dipinti con colori vibranti e stridenti, dieci immagini ingrandite, sproporzionate, di pesci immaginari, primordiali.
Nella mostra Still (nella sua accezione di posa, fotogramma.) presso la libreria Feltrinelli, invece sono esposte le immagini tratte dal video che verrà proiettato anche nella nostra mostra, girato dalla stessa Fiorella Ilario, autrice delle foto, nell’aprile del 2007, con Elisa Biagini; ambientato nella casa della poetessa fiorentina. Nel filmato, della durata di 8 minuti, quest’ultima – sulla traccia dei contenuti e delle atmosfere della sua più recente raccolta di poesie, intitolata Cappuccio rosso- interpreta, in certo modo, se stessa e dunque i sentimenti e le suggestioni della sua poetica. L’azione della ripresa vede la protagonista che, su uno spoglio sfondo casalingo, crea una sorta di relazione emotiva con una vecchia coperta rossa. Metafora dichiarata di ciò che riscalda, ripara, protegge, ma anche soffoca, nasconde, immobilizza. Le sequenze delle foto declinano, perciò, una teoria iconografica femminile intensa quanto consueta, scoprendone insieme altre, più
contraddittorie, ambigue e, in qualche caso, impreviste.

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