Anime d’asfalto

Anime d'asfaltoDi giorno in giorno diventa sempre più drammatico il dissesto delle strade in tutta l’area flegrea.
Sono tante le mail che ci giungono per denunciare un problema, per molti versi grottesco: computers di autoveicoli impazziti, che segnalano continuamente problemi di malfunzionamento.
La mappa del dissesto del manto stradale è molto ampia e le buche, troppe e pericolosamente profonde, diventano delle trappole infernali in questi giorni di pioggia continua.
Anche se in materia di incidenti stradali il rapporto causa-effetto è giuridicamente molto discusso, non vi è ombra di dubbio, che, le continue sollecitazioni a cui sono sottoposte le autovetture, determinino, in breve tempo, seri problemi di sicurezza ai veicoli in circolazione sulle nostre strade.

Un esempio ce l’ha fornito un lettore, in seguito all’impatto della sua auto con una grossa buca, nei pressi dell’Istituto Virgilio a Pozzuoli: “ Due giorni prima, avevo portato l’auto ad un centro pneumatici per la messa a punto di equilibratura e convergenza. Dopo il colpo subito, apparentemente non troppo forte, alla ruota anteriore destra, ho fatto ricontrollare, per motivi precauzionali, in quanto viaggio spesso in autostrada, l’assetto delle ruote.
A verifica effettuata, i valori sono risultati completamente sballati ed ho dovuto chiedere all’operatore di ripristinarli.” .
Se gli automobilisti sono “costantemente incazzati” direbbe in questo caso, il nostro Gioele Dix, i pedoni sono addirittura “inviperiti” dalle continue docce per strada, a cui sono sottoposti in questi giorni di pioggia continua.
In un miscuglio di acqua piovana e scarichi fognari, le pozzanghere, come piccoli laghi, si uniscono, formando fiumiciattoli lungo i bordi delle strade e gli ignari pedoni, con le scarpe completamente sommerse dal liquame maleodorante, tentano un rapido attraversamento, ma, come se non bastasse, vengono inondati, schiaffeggiati, dagli spruzzi causati dalle ruote delle auto che piombano nelle buche.
“Sprofondate, allagate, bucate, sbriciolate, buie, insomma impercorribili e pericolose: queste sono le nostre cosiddette “strade”. Così esordisce il coordinamento delle Periferie Cappella-Cuma-Mazzoni-Torregaveta in un volantino che invitava per mercoledì 21 gennaio scorso, i cittadini ad un’assemblea pubblica.
Un ulteriore messaggio mandato alla politica attraverso le immagini, con la speranza di ricevere una risposta. Forse, come accade con le macchie di Rorschach, strumento psicodiagnostico, che indaga la personalità degli individui.
Allora, se è vero che la speranza è l’ultima a morire, bisogna continuare con ogni mezzo, ad indagare l’anima d’asfalto della politica muta, disperata, che ha fatto del silenzio uno scudo, dietro il quale si nasconde chi governa e chi sta all’opposizione, senza rendersi conto che il silenzio, nel bene e nel male, non è mai privo di significato.

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