I teatri della legalità

Il teatro assolve alla sua funzione di ‘assemblea civile’ e, mettendosi al servizio delle giovani generazioni, regala agli studenti campani un’iniziativa tutta da vivere. Quattro città definite difficili nei trattati di ‘geografia sociale’ – Santa Maria Capua Vetere, a Caserta, San Giorgio a Cremano, Marano, Chiaiano ed Afragola a Napoli ed Eboli a Salerno – sono al centro di un progetto nato su iniziativa dell’Assessorato all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Campania retto da Corrado Gabriele (che le cronache di questi giorni annoverano tra i confermati della giunta regionale). Si chiama ‘ Teatri della legalità’, la rassegna teatrale lunga quattro mesi che mira a ‘formare, informare ed educare’ alla legalità gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori attraverso lo strumento scenico, nella ferma convinzione che il teatro possa arrivare dove non arrivano le parole. 22 spettacoli che, fino a maggio 2008, parleranno ai giovani di temi di scottante attualità come il razzismo, il lavoro minorile, il bullismo, la droga, la giustizia, la democrazia, l’infanzia violata, i migranti, la libertà realizzate da artisti che hanno fatto dell’impegno sociale e civile la loro bandiera. Di ampio respiro la programmazione che coinvolge centinaia di persone tra attori, registi ed operatori delle istituzioni, della scuola e dello spettacolo ma, soprattutto, coinvolge una platea scolastica, oggi più che mai, bisognosa di essere ‘monitorata’.
Le produzioni scelte dai curatori – Tina Femiano e Mario Gelardi per la direzione artistica, Luigi Marsano per il coordinamento organizzativo in collaborazione con Campania Teatro Ragazzi e Giovani – parlano a generazioni diverse con linguaggi modulati a seconda del grado degli istituti ma accomunati dall’idea che la legalità, al pari degli altri valori, vada insegnata e mostrata. Ed è in questo contesto che si collocano spettacoli come ‘Il miracolo inventato’, il musical dei ragazzi di Forcella che traduce in teatro il sogno di una vita diversa da quella praticata nell’illecito in uno dei quartieri – roccaforte della malavita organizzata. E’ proprio qui che, nell’ex dimora di Luigi Giuliano, opera la cooperativa ‘La bottega delle meraviglie’ che, indicando a questi ragazzi un’altra strada, ha realizzato lo spettacolo, ‘Gomorra’, tratto dal best-seller di Roberto Saviano e prodotto dal Teatro Mercadante, Stabile d’Innovazione di Napoli, ‘La camorra sono io’, messinscena scritta da Roberto Russo sulla responsabilità corale nella diffusione delle pratiche antisociali e anticivili. Ed ancora ‘La ferita’, ‘ovvero voci contro la camorra’, un reading di parole, musica e coscienza sociale tratto da vari autori contemporanei per la regia di Mario Gelardi e ‘Festa per la cantata dei bambini morti di mafia’ di Luciano Violante. Tra le attività collaterali si segnalano, inoltre, la mostra fotografica intitolata ‘L’infanzia violata’ di Mario Spada, allestita fino a maggio presso i teatri impegnati nel progetto (Garibaldi di Santa Maria capua Vetere, Flaminio di San Giorgio a Cremano, Giancarlo Siani di Marano, Auditorium 28 Circolo Didattico di Chiaiano, Gelsomino di Afragola, Italia ad Eboli) e la rassegna ‘Il teatro della legalità fatto dai ragazzi’ a cura di Giovanna Facciolo, con spettacoli prodotti dalle scuole sul tema della legalità nell’ambito del progetto ‘Scuole Aperte 2008’.
Al di là dell’ aspetto ricreativo, il valore dell’iniziativa è da ricercarsi nel suo elevato spessore socio-educativo: mostrare un modello alternativo a persone che nascono, vivono ed immagazzinano esempi delinquenziali significa spezzare una catena, squarciare una ragnatela che lenta ma inesorabile avvolge le giovani vite di questi adolescenti. Per questo loro sono doppiamente interpreti e protagonisti delle messinscene proposte alle scolaresche che assistono ai loro spettacoli. Sul palco e nella vita. Tutti gli spettacoli sono ad ingresso libero. Per info: Scuole Aperte tel. 081 7966341