Mare senza confini con i campioni dell’associazione Canoa Club Napoli

Bacoli – Uno sport probabilmente non conosciuto dai più, di cui andiamo a trattare in questo pezzo, è la canoa polo, riportando anche un esempio concreto di una realtà agonistica flegrea. Trattasi di uno sport per certi versi simile alla pallanuoto, in cui però i giocatori (5 per squadra) si muovono su canoe, nel tentativo di mettere a segno più goal dell’avversario in una porta sospesa a 2 metri sul livello dell’acqua, nei due tempi da 10 minuti di cui è composta una partita.

Nonostante le premesse non siano quelle di uno sport dai grandi palcoscenici nel nostro Paese, possiamo notare una diffusione radicata quasi in ogni regione d’Italia, che a proposito, detiene attualmente il titolo mondiale vinto nel 2016 a Siracusa. In Campania, ad esempio, troviamo due realtà importanti di questo sport nel Circolo Nautico Posillipo, che è l’unica società italiana ad essersi aggiudicata l’European Club Championship Canoe Polo per due volte con la squadra maschile e due volte con quella femminile, e il Canoa Club Napoli: prima sede fondata in Campania che, tra i vari campionati e coppe Italia all’attivo, può vantare il titolo di campioni in carica under 21, under 18 e con ben tre atleti bacolesi medaglia di bronzo al campionato del mondo dello scorso anno.

Siamo andati a visitare la sede dei ragazzi del Canoa Club Napoli per analizzare una realtà importante che sorge a Bacoli, in via Plinio Il Vecchio della frazione Miseno, che è conosciuta ai più come zona balneare pullulante di bagnanti provenienti da ogni dove nei mesi estivi. Si tratta in realtà di una sede abbastanza piccola, forse troppo per una società che comprende al suo internole squadre di serie A, serie A1 e serie B di campionato senior e under 14, under 18 e under 21 di canoa polo, oltre ad occuparsi di offrire semplici escursioni turistiche in canoa per i turisti. Composta di un piccolo deposito, spogliatoi e una palestra per il potenziamento muscolare oppure come allenamento indoor quando le condizioni climatiche avverse non permettono di calarsi in mare, questa sede è il fulcro di tutta la disciplina di canoa polo bacolese.

Anche per una società ormai ai vertici del panorama nazionale con tutti atleti locali, non mancano le difficoltà legate alla mancanza di infrastrutture sul posto, che rende poco ottimistica anche la partecipazione della società stessa ai bandi per l’ottenimento di una nuova sede in grado di ottemperare a tutte le necessità del caso. Basti pensare che soprattutto nei mesi estivi gli atleti sono costretti a condurre gli allenamenti praticamente in mezzo ai bagnanti, oppure alle difficoltà di discesa a mare, dato che bisogna attraversare la strada con le canoe a braccio, considerando che la sede affaccia all’interno e non sul mare (senza dimenticare che ci sono anche molti giovanissimi, quasi bambini). Difficoltà palesate anche dal presidente Alessandro Carannante che abbiamo intervistato in occasione della conferenza stampa per la presentazione della nuova stagione, tenutasi poche ore fa presso la sala conferenze di Villa Cerillo a Bacoli. Lo stesso presidente ha anche sottolineato l’importanza che avrebbe il turismo sportivo per il paese. Non scopriamo certo oggi, infatti, che il connubio sport-turismo potrebbe rivelarsi una formula vincente per la grande quantità di pubblico che gli eventi sportivi attirano da un lato, e per le ricchezze archeologiche e paesaggistiche presenti nel nostro territorio dall’altro.

Alla conferenza appena citata è stato anche sottolineato come l’associazione Canoa Club Napoli, oltre ad agire in ambito sportivo, svolga un’importante funzione turistica per la possibilità di visitare le ricchezze nostrane dal mare in canoa, e addirittura anche in ambito sociale. Tra le altre iniziative di questo tipo, infatti, l’associazione si è anche impegnata a partecipare ad un progetto nazionale per vivere il mare senza confini, in collaborazione col comitato paraolimpico, che in una serie di lezioni prima teoriche e poi pratiche, ha come obiettivo finale quello di far scendere in mare in canoa i ragazzi disabili.

Ci troviamo ancora una volta a trattare di alcune singole iniziative importanti per il territorio, che probabilmente avrebbero bisogno di un maggiore sostegno dal lato amministrativo per decollare del tutto e dare visibilità al paese intero. Per il momento un aiuto potrebbe derivare dal consiglio federale che fornirà attrezzature complementari a quelle in dotazione all’associazione. Con l’auspicio pero, di un fronte comune da parte di tante componenti, perché in gioco c’è molto più di graduatorie sportive da scalare.

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