I Cosplayers, tra cultura Pop e tradizioni

foto di Antonio Virgili

 Tra i simboli contemporanei della cultura Pop sono i/le Cosplayers, coloro (la maggior parte appassionati e alcuni professionisti) che recitano e/o girano con un costume, spesso truccando vistosamente il volto, adottando modelli iconici di fantasia o legati ai mass media. É evidente la continuità tra queste forme, il teatro antico e le manifestazioni antropologiche comuni a tante diverse società del pianeta. Risulta anche in parte ridimensionato il ruolo della tradizione giapponese, certo importante, ma non prioritaria per queste manifestazioni della cultura Pop se non per le tipologie di costumi adottate.  Nell’immaginario comune, infatti, cosplayers e modelli culturali giapponesi sembrano sinonimi, lo sono però solo in parte. Partecipare ad eventi con elaborati costumi e maschere non è certo un’usanza nata in Giappone o tipica solo di quel Paese: basti ricordare i fastosi balli in maschera che si sono tenuti nelle grandi corti europee per diversi secoli e, su tutte, la tradizione del Carnevale di Venezia, che vanta quasi mille anni di storia. Esempi più moderni di “fan-costuming” sono stati invece i travestimenti che venivano indossati dagli appassionati partecipanti alle Science Fiction Conventions statunitensi durante tutta la prima metà del 1900. Quanto al Fantasy e alle sue commistioni, come il Romantasy, che intreccia storie d’amore e temi tipici del fantasy avventuroso (magia e soprannaturale), le sue radici recenti sono nel mondo anglosassone e celtico, continuatori di varie mitologie e fiabe medievali, alcune colte altre popolari, presenti non solo aree europee. L’uso di maschere e del trucco per il viso è poi ancora più universale, l’antropologia del trucco del viso e del corpo apre scenari molto vasti tra popoli e culture, nel tempo e nello spazio, e potrebbe collegarsi, ad esempio, agli archetipi junghiani.  L’espansione della cultura Pop, con le sue varie sfumature e sottocategorie, ha subìto in modo crescente le spinte delle mode lanciate dalle grosse produzioni mediatiche e dalle multinazionali del settore e, negli ultimi decenni, il Giappone ne è parte primaria assieme agli Stati Uniti, ma principalmente per strumentalità mediatica e forme.  Questo genere sociologico di cultura è comunque in costante mutamento, grazie alla complessità delle interazioni tra produttori di contenuti, artisti, consumatori e tecnologie. La convergenza di internet e dei social media ne ha amplificato l’influenza, poiché le informazioni e le tendenze possono facilmente e velocemente diffondersi in tutto il mondo. Tra le manifestazioni di rilievo internazionale per cosplayers, il festival Comicon, a Napoli, quest’anno alla XXV edizione, presso il quale sono state realizzate le fotografie.

 

 

 

 

 

 

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