Il caro case è di casa a Pozzuoli

Di questa inchiesta semiseria, poi neanche così tanto semi, ne è stata protagonista proprio chi vi scrive.

Mentre il governo nazionale lavora per arginare i drammi portati dalla flessibilità lavorativa che si traduce di fatto in una perenne precarietà, mentre le varie amministrazioni comunali si danno da fare per alleviare le coppie di giovani sposi, io e il mio compagno entrambi sotto la trentina abbiamo finalmente deciso di mettere su casa.

Nata a Pozzuoli, ma vissuta da sempre a Napoli, ho sempre avuto il desiderio di poter prendere casa vicino al mare, a due passi da tanti bei locali che da Via Napoli fino al Tempio di Serapide animano le serate estive e non dei tanti “non puteolani” che si recano in questo luogo che sa di storia e di sale.

Allora è deciso. Si va alla ricerca di una casa.

Il budget per l’affitto, visto che nella coppia lavora solo una persona, al momento, si spera, è di circa 600 euro.

Quel che c’è di bello a Pozzuoli, ma che allo stesso tempo è un handicap per le varie case, è che la maggior parte dei palazzi sono storici, e che sebbene ristrutturati sono senza ascensore. Tra l’altro appena si sale al secondo piano salgono automaticamente anche i prezzi.

Ma per i miei lettori, in questa inchiesta, voglio descrivere soltanto la mia esperienza, fare per loro una cronaca di quello che una giovane coppia deve affrontare quando cerca casa.

La prima casa, la troviamo senza agenzia: passando per Via Napoli un grande manifesto con su scritto affittasi attira la nostra attenzione.
Chiamiamo. La proprietaria, signora distinta del centro di Napoli ci invita a vedere la casa.
Primo piano senza ascensore, un balconcino minimo e due camere. Se camera si può chiamare un materasso su un muretto rialzato di fronte ad una finestra. La casa era arredata. Un divano di due posti, un armadio giallo a due ante, un tavolo di legno con due sedie e un fornello da cucina a due forni. Prezzo 650 intrattabili. Niente, non faceva per noi. Chissà per chi poi.

Altro tentativo, altra casa. Stavolta supportati da un’agenzia.

Scartati i sottoscala e i pianterreno quasi senza finestre, approdiamo al miglior palazzo di Pozzuoli.
Addirittura penso io…

Prima del Cinema Sofia, appena dopo la curva si innalza uno splendido palazzo d’epoca, con affreschi del Vasari – almeno dalle parole dell’agente immobiliare – ed era lì che forse c’era la casa per noi.
Il proprietario, un architetto, era una persona molto gentile, che abitava proprio accanto. L’appartamento era un mini appartamento senza finestra, con due finestroni in alto per ciascuno dei due ambienti. Essendo del mestiere il proprietario aveva messo su davvero una situazione carina: tutto ristrutturato, con cotto a terra e mobili nuovi. Peccato che in quella casa non avrei potuto invitare più di tre amici per volta, soprattutto in estate e a soli 750 euro.

L’ultima casa è stata fatale.
Quel terzo piano senza ascensore ci aveva tolto anche il fiato per vedere il mare che si scorgeva dal balcone della cucina. Bella vista che avrebbe dovuto compensare, secondo il ragazzo dell’agenzia, i più o meno 20.000 euro che avremmo dovuto spendere per poter rendere l’appartamento agibile. Anche qui il tutto costava mensilmente 750 euro.

Ma i giovani non si arrendono si sa. Anche se hanno di fronte un mercato immobiliare disonesto, anche se non vengono tutelati da politiche serie e concrete.

I giovani, che nel frattempo tanto giovani non sono più, con costanza, impegno ed un paese che bada più alla meritocrazia, un posto lo troveranno…

In quanto a me… beh… ho cambiato zona.

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