Il Corpo, Il Movimento e la Scena

MOVIMENTO DANZA – ENTE DI PROMOZIONE NAZIONALE

VENERDì 4, SABATO 5 E DOMENICA 6 APRILE 2008 DALLE ORE 10:00 ALLE ORE 14:30

Workshop intensivo di preparazione e attuazione del movimento scenico aperto ad attori e danzatori e a quelli che praticano qualsiasi tipo di disciplina fisica (arti marziali, yoga …) e siano desiderosi di fare esperienza di un modo nuovo di percepire il movimento espressivo.
Il workshop si propone di esplorare gli aspetti tecnici e artistici del movimento scenico.
Tre giorni per un totale di quindici ore, in cui nove di tecnica Pilates (Pilates Foundation UK) con Monica Giacomin e sei di Mimo Corporeo e teatro fisico con Oscar Valsecchi e Valentina Temussi già membri della compagnia internazionale “Théâtre de l’Ange Fou” e “Dinamo3” .
La danza e il teatro sono entrambe discipline che utilizzano il corpo come veicolo di espressione non verbale. Di conseguenza il corpo viene modellato per soddisfare le esigenze estetiche della disciplina in questione, con particolare attenzione alla forma esteriore. Ciò ha delle ripercussioni sia a livello fisico che mentale. Questo workshop si propone di mettere a disposizione dell’attore-danzatore degli strumenti attraverso i quali e’ possibile accedere al lavoro sul corpo/mente dall’interno all’esterno. Favorendo perciò un senso di equilibrio fisico e mentale e stimolando un modo di pensare e agire sul corpo che compensa e sostiene la disciplina fisica del performer.
1: Stage di tecnica Pilates
Nel contesto delle arti sceniche la tecnica Pilates ha oramai dimostrato la sua validità come forma di esercizio che non solamente rafforza il corpo e offre un valido strumento di riabilitazione dagli infortuni, ma aiuta anche a prevenire gli infortuni tipici del danzatore-attore. L’uso di un approccio somatico all’insegnamento favorisce l’apprendimento non tanto di esercizi fisici fine a se stessi, ma di strumenti attraverso i quali lo studente e’ messo nelle condizioni di sviluppare una maggiore consapevolezza del proprio corpo/mente, con un’enfasi sull’aspetto neuro-muscolare del movimeto. Elemento centrale di questo workshop è pertanto quello di favorire e stimolare un processo di scoperta e lavoro su se stessi, in quanto indispensabile strumento per potenziare e bilanciare il processo di apprendimento tecnico specifico del performer.
Durante il workshop verranno introdotti i principi della tecnica Pilates (Controllo, Centro, Concentrazione, Precisione, Fluidita’, Respirazione, Coordinazione, Indipendenza dei movimenti, Rilassamento, Stamina). Essi forniscono i fondamenti per mezzo dei quali acquisire il movimento in maniera funzionale ed efficace. Ciascuno di questi principi costituisce di per sé una “micro-skill”, la quale dapprima deve essere appresa e applicata in maniera conscia –“soft-wired” nel sistema nervoso-, e che successivamente, tramite la combinazione di tutti i principi e la loro applicazione simultanea, diventa parte del processo automatico di apprendimento del movimento –“hard-wired”. In questo modo la tecnica Pilates aiuta a bilanciare la postura, allevia dolori e tensioni muscolari croniche, e potenzia l’apprendimento delle tecniche performative.
Particolare attenzione verrà data alle nozioni di:
Centro
Muscoli Posturali (stabilizzatori) vs Muscoli Superficiali (mobilizzatori)
Postura Neutra (allineamento)
Meccanica del rafforzamento muscolare (contrazione, allungamento).
Durante le lezioni verrà combinato l’uso di esercizi di anatomia sperimentale e “somatic patterning” ed esercizi classici Pilates (e pre-Pilates). I primi mirano a favorire l’acquisizione di nozioni di base di anatomia e meccanica del movimento, quali la relazione tra la forza di gravità e il movimento, il senso dell’equilibrio, la radiazione del movimento dal centro del corpo verso la periferia (“navel radiation”), l’articolazione del movimento della spina dorsale; i secondi si concentrano su problemi tecnici specifici quali l’apertura delle anche, il pliè, l’estensione della schiena, la distribuzione del peso sui piedi durante le camminate e nel relevè.
L’improvvisazione verrà utilizzata per stimolare un passaggio organico delle nozioni tecniche apprese nella complessità del movimento. In questa fase l’uso dell’immaginario avrà un ruolo fondamentale per stimolare l’esplorazione di una forma di movimento più funzionale, e favorire l’integrazione delle caratteristiche estetiche della tecnica teatrale del Mimo Corporeo.
2: Stage di Mimo Corporeo
In questa fase del lavoro si parte dall’idea che il corpo può essere un mezzo di espressione poetica, basandosi su esercizi tecnici e sull’apprendimento di figure di repertorio ed estratti del repertorio classico del Mimo Corporeo di Etienne Decroux (1898-1991).
Maestro e creatore di questa forma d’arte E. Decroux ha sempre sostenuto che non è facilitando il compito dell’attore che lo si porta all’espressione, bisogna poter rappresentare il lavoro fisico con il lavoro muscolare e costruire il movimento opportuno e quindi necessario all’interpretazione scenica.
In questo stage insegniamo il Mimo Corporeo, la sua tecnica, il suo repertorio classico e postmoderno a noi trasmesso dai due maestri contemporanei Steven Wasson e Corinne Soum fondatori della “International School of Corporeal Mime” di Londra e della compagnia teatrale “Théâtre de l’Ange Fou”.
La tecnica specifica di questa forma d’espressione artistica, è nella sua struttura molto articolata perché abbandona gli stereotipi dell’imitazione pseudo-realistica del quotidiano a favore della costruzione di una forma drammatica composta secondo canoni innovativi ed espressivi.
In questa fase del workshop il lavoro si svilupperà in diverse fasi:
– Studio della tecnica del Mimo Corporeo
– Studio su figure e passaggi del repertorio
– Improvvisazione su temi da noi proposti
Informazioni
Movimento Danza
via Bonito 21 – Napoli
tel 081.5780542 – 081.5568466

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