Servizio di Peppe Del Rossi
Villa Pignatelli, Napoli – Cosa accade quando l’eredità musicale di un grande cantautore come Pino Daniele incontra l’eleganza e la libertà espressiva del jazz? Nasce un progetto come Il cielo è pieno di stelle, un viaggio musicale raffinato e profondamente emotivo firmato dal duo Fabrizio Bosso (tromba) e Julian Oliver Mazzariello (pianoforte).
Pubblicato nel giugno 2024, l’album è molto più di una raccolta di cover: è un omaggio rispettoso e coraggioso, che attraversa alcuni dei brani più iconici di Daniele — da Je so’ pazzo a Napule è, da Anna verrà a Quando — filtrandoli attraverso la sensibilità di due interpreti tra i più apprezzati del panorama jazz europeo.
Con tromba, pianoforte e una poetica essenziale, Bosso e Mazzariello riescono a restituire l’intensità delle composizioni originali, ma anche a suggerire nuovi spazi sonori. L’approccio non è nostalgico né imitativo: è intimo, ispirato, libero. Il risultato è un album che emoziona anche chi conosce a memoria l’opera di Pino Daniele, e che conquista chi si avvicina a essa per la prima volta.
Lo spettacolo dal vivo, presentato in varie città italiane, ha il sapore delle notti estive: pochi orpelli, atmosfere raccolte, e quella magia che nasce solo quando la musica riesce a raccontare qualcosa che va oltre le note. La tromba di Bosso e il pianoforte di Mazzariello dialogano con rispetto reciproco, dando voce a un patrimonio artistico che appartiene a tutti noi.
In un tempo in cui la memoria culturale rischia spesso di essere appiattita, Il cielo è pieno di stelle è un gesto artistico di grande valore: recupera, rilegge e restituisce al pubblico una parte importante della canzone d’autore italiana, con lo sguardo rivolto al futuro.
È un invito, sottile e potente, a riconoscere la bellezza delle radici — e a lasciarle risuonare, libere, nel presente.
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