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pagina 5

dicembre 2005

Numero 1

 

BRANDELLI
LA CONFLITTUALE DIFFERENZA
(The diversità in opposition)

di Marya Di Pietro

Ci sono cose che nascono per caso, altre che nascono perchè ben programmate e volute, ma c'è un filo sottile tra queste due cose, dove il volere e il caso s’incontrano tra coincidenze che sembrano disegnate in un quadro che già vive ancor primo d'essere interpretato.
E così, in un susseguirsi di incontri,dove a capo c'è la grande passione e tenacia di un uomo che in un sol getto scrive qualcosa che diverrà il filo conduttore di una vita all'altra nasce uno spettacolo, nascono scene, brandelli di vita... nascono i Worrybeads!

E vorrei presentarli attraverso il loro primo spettacolo, Brandelli appunto. Attraverso il racconto del suo creatore.
Attraverso un brandello di foto.
Perché quando si pensa alle cose grandi ci si dimentica che quando son nate erano piccole, e ricordarsene significa ritornare semplici per arrivare ad essere un giorno Grandi per esprimere ed esprimersi in questo mondo così caotico.

“In giorni di febbricitante crisi, mi aggiravo come un elettroencefalogramma piatto. La vita, seppur concitata, mi stava scivolando addosso tra mille tentativi di capire ed un unico, forte, tentativo desiderio di non sprofondare. Niente sfumature accompagnavano il destino,si può decidere di credergli oppure no.

 

Il primo fortuito incontro fu una follia del Laboratorio Altra Stanza(ASL Napoli 1). I meandri della mente mi hanno sempre affascinato e lavorare con dei veri e propri pazienti affetti da disturbi psicologici è stata un’esperienza formidabile. Tutte le diversità scomparivano nell’istante comune di fare arte.

Quest’ultima non ha mai goduto di grandi finalità pratiche,ma la sua capacità di unire le persone,anche così dissimili tra loro,è a dir poco innegabile. Nel teatro poi, questa accezione è fortificata dal contatto umano che genera incontri,ma anche scontri, grandiosi, violenti e ardenti più del fuoco.

Passione, amore ed energia, circolavano come in un vortice nelle cosiddette “Compagnie teatrali” In quelle che già dal nome sono sinonimo di garanzia di vita.

Ricordo tutti gli altri incontri così improvvisi da sembrare irreali. Non ho lo spazio per nominarli tutti… ma ringrazio quella corsa di metropolitana che mi ha permesso di rivedere Marcella, e quella sera di svogliate certezze in cui ho incontrato Sonia, oggi mia più fedele attrice.
I corridoi dell’Accademia invece hanno suggellato l’inizio dell’amicizia con Marya,mia assoluta metà artistica!
Insomma sembrava che ci fossimo tutti dati appuntamento.
Ad un certo punto,la mia mano era come se viaggiasse da sola senza controllo alcuno,lo scrivere sembrava la cosa quale ero più avvezzo.

La collaborazione è sicuramente difficile ma stupenda per le sue imprevedibili dinamiche. Quando tutto ciò è iniziato non pensavo di arrivare a due anni di tanta vita sino all’ultimo evento, quello di essere scelti per la Biennale di Napoli.
Beh… tutto potrebbe finire all’improvviso come invece potrà durare per molto ancora…

….vorrei lavorare il più lungo possibile con tutti per creare quel “laboratorio” che ho sempre desiderato e se così non dovesse essere, mi arrogo il diritto di voler bene tutti, per sempre, e non solo perché mi hanno aiutato a realizzare un sogno, tutte persone che il destino mi ha fatto incontrare in quanto forse, era “destino” che certe alchimie le creassimo insieme.

Poche righe ancora per dedicarle alla splendida ed accogliente casa di Anna,Daniel e Laura,l e cui pareti sono state testimoni di inennarabili avventure tra prove, riunioni, bicchieri di vino, gioie e dolori, chiarimenti e progetti. Tra tutto quello che in assoluto è tra le parti migliori della mia vita”. Gaetano De Vincenzo regista e coordinatore

Sonia Corporente una paziente
Danilo De Masi il ballerino vaslav nijinsky
Marianna Genitore quadro cantante la morte
Anna Giuliani una paziente
Marcella Hasson quadro cantante
Kikò
Antonine
artaud george rodenbach
Daniel Lozano Baika l’ossessione
Francesca Rasati la musicista
Anita Solari l’infermiera
UiUi
Iromola
depulszky
Marya Di Pietro scenografia e fotografia di scena

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