Arduino Day 2016. Il 2 aprile alla casina Vanvitelliana di Bacoli

Prototipo di Drone

Un’ipotesi abbastanza diffusa, oggigiorno, è quella secondo la quale l’Italia è un Paese in ritardo dal punto di vista tecnologico e di sperimentazione rispetto ai concorrenti europei e d’oltre oceano. Bisogna però puntualizzare che in realtà nel nostro Paese sono presenti anche tecnologie importanti che potrebbero rappresentare una finestra sul futuro. E’ italiana, ad esempio, la paternità di Arduino: un microcontrollore, simile ad una CPU di un computer (pur se con meno capacità), programmabile, e a cui è possibile collegare una serie di attuatori, facendo sì che questa assolva varie funzioni, come quella di un motore, di un sensore, di un relay o di altri oggetti, dando la possibilità di leggere delle grandezze fisiche e di attuarne gli effetti (una volta programmate) nello spazio. La programmazione dei vari processori era storicamente affidata solo ai tecnici che ne usufruivano per il proprio lavoro, previo studio di manuali prettamente tecnici.

Arduino

Arduino

L’innovazione di Arduino è, invece, quella di aver creato processori open source, vale a dire accessibili a tutti, già predisposti alla programmazione, e su cui ogni utente ha la possibilità di scrivere un programma, facendone assolvere la funzione che più desidera. Questo ormai rappresenta uno standard mondiale. L’innovazione ha dato la possibilità a tanti utenti, informatici e non, di cimentarsi con la programmazione, dando vita a vere e proprie creazioni ex novo.
Lo scenario appena descritto, potrebbe sembrare lontano dalla propria realtà, ma proprio sul territorio Flegreo ne abbiamo un pratico esempio. Siamo andati ad incontrare i ragazzi dell’associazione Bytemotion, un’organizzazione no profit, che in occasione dell’Arduino Day, il 2 Aprile 2016, realizzerà (in modo del tutto gratuito) nel Real Sito borbonico del Fusaro, nel complesso della Casina Vanvitelliana, il primo evento nella storia dei Campi Flegrei dedicato all’open source più famoso al mondo, patrocinato dai comuni di Monte di Procida, Bacoli e da Città della Scienza. In occasione di questo evento organizzato dalla Bytemotion, sarà possibile visionare e interagire coi progetti realizzati da varie associazioni e scuole, attraverso la programmazione di Arduino attuata da menti brillanti che per passione condividono idee e conoscenze.
L’associazione Bytemotion, che non è composta solo da informatici, ma anche ingegneri ed architetti, ha già partecipato in passato a eventi quali:
– “Hackfest, NeapolisInnovation” ad Arzano (NA) nel Settembre 2015.
-Lancio della piattaforma campaniacompetitiva.it a cura dell’assessore regionale alle start-up e all’innovazione, al Salone Margherita di Napoli nell’Ottobre 2015.
– Technology day organizzato da STMicroelectronics ad Arzano (NA), nel Novermbre 2015.
Grazie all’ospitalità e alle illustrazioni del presidente Lello Di Francia abbiamo avuto la possibilità di testare i loro progetti e siamo entrati in contatto con una realtà virtuale creata da zero, che ci ha catapultato all’interno dell’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli in 3D, pur essendo fisicamente in una piccola stanza della loro sede. Il tutto è stato realizzato con dei sensori che fanno da cornice allo spazio in cui ci si trova fisicamente,collegati a loro volta ad Arduino, che impostano le proprie coordinate in uno spazio virtualmente importato su computer, e il tutto risulta visibile grazie ad un semplice cellulare con un visore 3D. Il tutto è stato realizzato con costi inferiori a 100 euro! Costi che aumenterebbero notevolmente se calati in un contesto di grandi aziende. Oltre a questo appena descritto, all’evento del 2 Aprile sarà possibile assistere al progetto di una stampante 3D creata da zero, che permette di realizzare oggetti di plastica partendo da un modello tridimensionale realizzato al computer(anch’essa ad opera dei ragazzi della Bytemotion), a progetti di robotica e a ciò che avviene nei FabLab: piccole “officine” che offrono servizi personalizzati di fabbricazione digitale.
L’evento sarà diviso in due fasi: la mattina in cui dapprima ogni partecipante esporrà e mostrerà i propri progetti, e in seguito avranno luogo degli interventi su come realizzare e gestire un FabLab. E il pomeriggio, in cui ci sarà un workshop (anch’esso gratuito), vale a dire una sessione in cui gli utenti che si iscrivono, anche senza conoscenze di programmazione, potranno realizzare un’applicazione funzionante per Arduino con l’ausilio degli organizzatori. Insomma si parla di un evento che rappresenta una completa novità per il territorio.
Alla luce di tutto ciò che è stato raccontato, sorge repentina la questione che probabilmente sia inesatta la considerazione secondo cui nei Campi Flegrei ci siano “soltanto paesaggi stupendi” e pochi sforzi per valorizzarli perché magariminati da carenze sulle risorse umane, dato che appare lampante come ci siano tante piccole iniziative che necessitano solo di una spinta per far diventare questi sforzi grandi passi in avanti, ma che troppo spesso sono abbandonate a se stesse. Il fatto che si parli di Pozzuoli, Bacoli o Monte di Procida e non magari di Cape Canaveral, non significa che non possano avere luogo, in queste zone, iniziative che hanno la possibilità diapportare grandi miglioramenti tecnologici e, in un secondo momento, sposarsi perfettamente con il patrimonio archeologico e paesaggistico già presente. E magari occorrerebbe dare a queste valide iniziative una forte impronta territoriale e legarle in pianta stabile al territorio stesso. Lasciare che innovative associazioni no profit si autofinanzino e si autopubblicizzino fino ad esaurimento fondi e motivazioni è fuori da ogni logica poiché possono fornire un punto di partenza per un maggiore sviluppo e ammodernamento della società. Le opportunità per un miglioramento ci sono, basta coglierle.

Sulla-piastra-i-sensori-per

Piastra con sensori per la realtà virtuale

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