Il compito Regale di dare la vita

Impressionanti i dati diffusi da Save the Children sulla situazione delle madri e dei figli nel mondo.

L’attesa è terminata e tutto il mondo sembra lieto di dare il benvenuto al piccolo George Alexander Louis, il “Royal Baby”. Non vi è alcun dubbio che il nuovo erede al trono d’Inghilterra e la Duchessa di Cambridge abbiano ricevuto tutte le cure e le attenzioni possibili al St. Mary’s Hospital di Londra. Inoltre sono state prese alcune precauzioni straordinarie, come quella di far astenere il medico che ha assistito il parto dal far uso di alcolici dalla metà del mese del giugno scorso. Tralasciando la situazione straordinaria, non sempre madri e figli ricevono le giuste attenzioni durante il parto, un momento estremamente delicato e fondamentale. A confermarlo vi sono i dati allarmanti emersi dal quattordicesimo rapporto di Save the Children sullo “Stato delle madri nel mondo”. Il rapporto fa riferimento a cinque punti fondamentali quali: salute materna e rischio di morte per parto, benessere dei bambini e tasso di mortalità entro i cinque anni, grado d’istruzione, condizioni economiche e Pil procapite, partecipazione politica delle donne al governo. I Paesi del nord geografico come Finlandia, Svezia e Norvegia sono quelli dove madri e figli vivono meglio mentre quelli del sud, in particolare quelli dell’Africa sub-sahariana, registrano i dati più preoccupanti. Il Congo, in particolare, è considerato il Paese peggiore per madri e figli a causa dell’altissimo tasso di mortalità infantile, della scarsa partecipazione femminile alla vita politica e di altri fattori come una precaria istruzione obbligatoria. Anche se siamo a conoscenza di questa tragica situazione, non ce ne rendiamo pienamente conto, dato che l’Italia si trova al diciassettesimo posto del rapporto. Inoltre il diritto alla vita appare scontato ai nostri occhi poiché è garantito dal secondo punto della nostra Costituzione. Bisogna però ricordare che non in tutti i Paesi questo diritto, pur essendo quello più importante al mondo, viene tutelato e garantito. Ciò non solo comporta la perdita di una gran quantità di vite umane ma incrementa terribilmente il preesistente divario tra i paesi ricchi e poveri.