L’ Asl Napoli 2Nord. Terra dei fuochi: monitoraggio e programmazione dei servizi oncologici. Presentazione del Registro dei Tumori

Nella mattinata di oggi si è svolta nell’auditorium del liceo De Carlo di Giugliano in Campania una conferenza molto importante che ha fissato i punti nevralgici della cosiddetta Terra dei Fuochi, anche attraverso la presentazione del Registro tumori ad opera dell’ASL Napoli 2 Nord, e in un passaggio che va dal monitoraggio delle patologie oncologiche alla programmazione dei servizi.

Cos’è il Registro tumori?

I Registri tumori, spiega il Vice Presidente dell’AIRTUM (Associazione Italiana Registro Tumori) Sante Minerba, sono strutture specifiche per la registrazione dei tumori maligni, che forniscono dati standardizzati nei confronti dell’area analizzata e della popolazione che la abita. Ogni regione è obbligata a fornire questi dati che sono relativi alla diagnosi e alla cura dei tumori e che servono a comprendere meglio questo tipo di patologie per poi organizzare un’efficace prevenzione e consentire una nuova consapevolezza basata su dati scientifici. Negli ultimi anni si è avuta una copertura dei Registri tumori da poche realtà presenti soprattutto al nord nel 2010, a una copertura quasi totale della nazione nel periodo attuale.

Numerosi gli esponenti delle varie istituzioni intervenuti

Il primo a prendere la parola è stato naturalmente Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord, che come azienda sanitaria locale ha fornito questa presentazione. Il Direttore ha tenuto subito a precisare come sia stato importante essere proprio in una scuola come il liceo De Carlo, per dare segnali positivi ai giovani per quello che possono fare per questa terra. Poi si è concentrato sui ringraziamenti ai ricercatori per aver fornito al Registro tumori migliaia di dati, che finalmente possono certificare scientificamente ciò che prima si poteva solo supporre. E questo è molto importante per quanto riguarda l’aspetto preventivo, come lo sono gli screening (quello mammario ad esempio è uno dei più importanti per la prevenzione), a cui bisogna abituare e sensibilizzare tutta la popolazione. Il Direttore ha poi concluso il suo intervento con la promessa che “il Registro tumori” che per ora va dal 2010 al 2012, “verrà implementato e saranno aggiunti anche gli anni 2013, 2014 e così via fino ad arrivare ad un monitoraggio in tempo reale”

E’ intervenuto poi il Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’ASL Napoli 2 Nord, nonché sindaco di Giugliano in Campania, Antonio Poziello che ha introdotto un argomento strettamente legato alle patologie oncologiche, parlando di legalità, perché ci sono “dei farabutti che continuano a martoriare il nostro territorio” con una gestione illegale dei rifiuti che causano gravissimi danni alla salute, e perciò si è reso necessario l’aumento dell’attività di contrasto da parte delle forze dell’ordine. Ma oggi la scienza ci offre “uno strumento che finalmente ci permette di sapere cosa sta succedendo e ci mette nella condizione di poter parlare di prevenzione. Terra dei Fuochi etichetta da cancellare”.

Come è facilmente intuibile, tutto ciò appena descritto coinvolge su larga scala anche altri aspetti. Il Presidente della Corte dei Conti della Campania Michael Sciascia, ha infatti parlato di gestione del territorio, dei rifiuti e della sanità come realtà coinvolte. “Il territorio è un bene pubblico e come tale appartiene a tutti. Ma spesso ciò che appartiene a tutti rischia in realtà di non appartenere a nessuno” ha sostenuto Sciascia, “e a questo bisogna porre rimedio, con la salvaguardia di questo bene pubblico”. Infatti, tutto ciò si trasforma anche in un problema finanziario, in quanto, con eventuali danni al territorio, c’è bisogno di fondi che sono pagati dai cittadini per risanarlo. Tutto questo ovviamente viene messo in pericolo da una cattiva gestione dei rifiuti e dalle amministrazioni che hanno visto ma non hanno detto nulla. Per quanto riguarda la gestione della sanità, invece, c’è bisogno di un recupero soprattutto finanziario, ma anche di onestà da parte delle componenti ad essa vicine: se si dovessero rilevare attività dannose, infatti, sarebbe opportuno e di dovere civico fare delle denunce circostanziali.

A questo discorso si è allacciato anche il Procuratore Aggiunto presso il Tribunale di Napoli Nord Domenico Airoma, che ha sostanzialmente denunciato un territorio di “ingiustizia ambientale” e un vero e proprio mercato come quello dei rifiuti. I dati scientifici provenienti dal Registro tumori, possono quindi, oltre che aiutare in materia di prevenzione sanitaria, anche individuare i focolai di criminalità, che con una gestione illegale di rifiuti (anche speciali), contribuiscono in gran misura a queste patologie tumorali. Il Procuratore ha poi concluso il suo intervento con una polemica, che non è passata inosservata, di scarsa collaborazione e scarsissime segnalazioni in un’area geografica al contrario molto problematica.

E’ arrivata in modo secco la smentita a questa polemica dal Parroco di Caivano Don Maurizio Patriciello, che da molti anni si trova “sul campo” in mezzo alla gente e tocca con mano la sofferenza altrui in una zona peraltro povera. Ha infatti sostenuto che una denuncia con 35mila firme raccolte contro operatori che hanno reso irrespirabile l’aria in una zona che è il cuore della Terra dei Fuochi, non ha avuto in realtà nessun seguito, denunciando così una certa lontananza delle istituzioni, ed entrando anche in un breve siparietto di disappunto da parte del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Il parroco, che non rinnega l’espressione Terra dei Fuochi in quanto bisogna prenderne atto, si riferisce soprattutto a quelle fabbriche, spesso abusive, che inquinano l’ambiente con un dannoso smaltimento dei rifiuti, e alla necessità di reinvestire quelle risorse umane mettendole nelle condizioni di non nuocere. “E’ mai possibile che si debba lavorare per morire?”.

Infine, il Presidente della Giunta Regionale della Campania Vincenzo De Luca, ha fatto il punto su quali fossero gli obiettivi per quanto riguarda la sanità. Ovvero mettere in piedi un’organizzazione sanitaria per la prevenzione per salvare la vita alle persone e non intervenire, invece, quando la situazione di salute dei pazienti è irrimediabile, che è proprio il punto cardine della conferenza e del Registro tumori. Questo obiettivo ha portato la Campania ad essere la regione più monitorata d’Italia, per capire in relazione ad una data concentrazione di agenti inquinanti nell’ambiente, se questo possa determinare una mutazione genetica che sviluppi in seguito patologie oncologiche. Se questo riscontro dovesse dare esito positivo, sarebbe oggetto di richiesta d’aiuto a livello nazionale, senza “attenuare una virgola di quella che sarà la situazione emersa dai dati scientifici”. “La copertura del Registro tumori in Campania è attualmente del 73%”, ma il Presidente ha chiuso il discorso con la promessa che entro la fine dell’anno si arriverà al 100%, anche alla luce della destinazione della maggior parte dei fondi europei pari a 100 milioni di euro per favorire la ricerca nelle università e nelle aziende sanitarie, auspicando un crescente senso di civiltà in tutta la cittadinanza per aiutare questa fase di sviluppo