Senza sosta i disagi della linea Cumana per la zona flegrea

Il 17 febbraio scorso, verso le ore 7, mentre il convoglio si accingeva ad entrare nella stazione di Torregaveta si era verificato un deragliamento, con conseguente schianto dello stesso contro un palo di cemento della rete elettrica. Fortunatamente, la velocità ridotta del treno aveva ridotto la possibilità di gravi danni ai passeggeri, anche se è da segnalare qualche contuso. Dalle prime analisi fu detto che l’incidente è avvenuto per un difetto strutturale del convoglio. Situazione grave, ma dopo un po’ di agitazione è stato tutto dimenticato con una quasi rassegnazione ai continui disagi per i pendolari.
Notizia di ieri 2 marzo: tratta della linea Cumana limitata al Fusaro causa guasto nella stessa zona di meno di un mese fa intorno alle 11.15. Sarà stato un caso sfortunato di un altro convoglio difettoso? In ogni caso, se la tratta è limitata al Fusaro per il guasto avvenuto tra questa stazione e quella di Torregaveta, abbiamo verificato la situazione per la tratta che va dalla stazione di Lucrino a Montesanto. La situazione è stata la seguente:
Ore 14.07, il treno che da Lucrino dovrebbe partire per Montesanto come da orario indicato è assente. Chiediamo ai pendolari in stazione se fosse passato in anticipo ottenendo risposta negativa. L’orologio della stazione è fermo, segna le ore 12:50.
Ore14.27, ancora nessun convoglio in vista, salta anche un’altra corsa. Nessun convoglio in vista neanche sulla tratta opposta (verso Torregaveta) durante questo periodo
Ore 14.33, primo treno in arrivo sulla tratta Montesanto-Torregaveta.
Ore 14.44, un altro treno in arrivo da Montesanto, ancora nessuno che parta dal capolinea opposto
Ore 14.47, finalmente in arrivo il treno verso Montesanto.
Questa descritta è solo una giornata tipo in Cumana come purtroppo se ne hanno tante.
Durante quest’attesa eravamo in possesso del ticket integrato, il biglietto che permette di usufruire di più compagnie di trasporti, acquistato per 2,50 euro all’edicola al di fuori della stazione, dato che quella all’interno non è funzionante. La validità di questo biglietto ha durata 120 minuti. Ciò vuol dire che un’eventuale obliterazione dello stesso alle ore 14.07, e cioè in occasione del primo treno che sarebbe passato, avrebbe fatto sprecare al pendolare ben 40 minuti senza poter usufruire del servizio che però è stato pagato a prezzo pieno, e col rischio che la validità del biglietto fosse terminata prima della possibilità di usufruire di un altro trasporto, rendendo così inutile l’acquisto di quel determinato biglietto.
A seguito dei disagi di ieri, era stato proclamato uno sciopero per la giornata di oggi 3 marzo.  Invece, scopriamo la revoca dello sciopero di 4 ore da parte dell’EAV (Ente Autonomo Volturno) grazie all’accordo tra sindacati. Tale intesa prevede un aumento di personale addetto ai controlli del biglietto sia a terra che a bordo dei treni, sui quali il compito sarà affidato ai capotreno. Sono previsti anche dei miglioramenti sulla sicurezza, ma le organizzazioni sindacali continuano a chiedere un maggior numero di treni. Ora, sebbene sia importante il controllo e il presidio in prossimità delle stazioni, non sarebbe forse meglio focalizzare l’attenzione su quei migliaia di pendolari che pur senza controlli pagano regolarmente per un servizio scadente e che meriterebbero un miglioramento della propria condizione?

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