Yemen: il destino delle Baby-mogli

Un terribile fatto di cronaca nera arrivato dallo Yemen sembra non aver ricevuto la dovuta attenzione. Una bambina di 8 anni, data in moglie ad un uomo di 40 anni, muore dissanguata durante la prima notte di nozze a causa di lesioni interne. La piccola Rawan non è stata la sola vittima di stupri e uccisioni camuffati da matrimoni.
Numerose sono state le segnalazioni da parte dell’UNICEF riguardo questa terribile pratica, effettuata soprattutto nella parte nord-occidentale del Paese. Essendo una regione molto povera, le famiglie vendono le proprie figlie ad uomini molto più vecchi in cambio di una dote. Il destino delle sfortunate è terribilmente segnato da traumi sia psicologici che fisici, in quanto l’ aver avuto rapporti sessuali in giovane età e l’aver dato alla luce numerosi figli, come accade, determina quasi sempre vari problemi di salute.

Una storia simile ma con un lieto fine è quella della piccola Nojoud. A soli 10 anni fu venduta dal padre ad un uomo di 31 che, trasgredendo la legge che impone di aspettare l’età del primo ciclo mestruale per avere rapporti sessuali, ne abusò durante la prima notte di nozze. Nojoud però, col supporto di una zia, trovò la forza di denunciare e successivamente di ottenere il divorzio. Nel libro “Io, Nojoud, 10 anni, divorziata” ritroviamo la sua storia pubblicata dalla giornalista francese Minoui Delphine. Questi matrimoni non sono considerati immorali o illegali poiché sono profondamente radicati nella cultura e nella tradizione musulmana.
A confermarlo sono gli stessi testi sacri musulmani, che testimoniano le nozze del profeta Maometto con una bambina, Aisha, dell’età di 6 anni. Il matrimonio fu consumato quando Aisha aveva 9 anni. Inoltre per l ‘Islam non esiste il reato di pedofilia. Una bambina dell’età di 9 anni è considerata una donna a tutti gli effetti e quindi deve essere in grado di svolgere tutte le funzioni matrimoniale.
Con l’immigrazione questa malsana tradizione viene diffusa negli altri Paesi. Infatti, negli anni passati, anche in Italia sono stati numerosi i casi di famiglie di immigrati che costringevano le figlie a subire matrimoni combinati. In alcuni casi queste vicende si sono tramutate in veri e propri omicidi, poiché alle donne non è concesso trasgredire le volontà patriarcale.
I matrimoni combinati, ma soprattutto quelli tra uomini adulti e bambine,
non dovrebbero avvenire neanche nei Paesi in cui non vige il reato di pedofilia. Inoltre, i Paesi più ricchi oltre ad inviare aiuti umanitari a quelli più poveri, dovrebbero inviare fondi destinati alla formazione di movimenti di promozione e difesa delle donne, che permettano alle donne di ribaltare drasticamente la loro posizione sociale in modo da cambiare e da trasformare i propri Paesi.

Lascia un commento su "Yemen: il destino delle Baby-mogli"

Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato


*