L’ultimo bollettino dell’INGV di agosto afferma che la velocità di sollevamento è di 15 mm +\- 3 al mese mentre il sollevamento totale a partire da novembre 2005, ovvero nell’arco di 18 anni, è di circa 1 metro e 11 cm. Di questi ultimi, 78 cm si sono registrati in 7 anni, cioè da gennaio 2016.
Volendo fare un confronto con l’eruzione di Monte Nuovo , constatiamo che allora il sollevamento iniziò nel 1515 e nel 1536 ( dopo 21 anni ) raggiunse 1,4 metri con una velocità di 4,0 ± 1,5 cm/anno.
Le cose precipitarono nei due anni che vanno dal 1536 al 1538 quando dai cm si passò ai metri e si raggiunse una velocità media di 2 m l’anno ed un sollevamento totale di ben 19 metri. Il mare si ritirò per circa 200 metri e culminò con l’eruzione del 29 settembre.
Analizzando questi semplici dati storici provenienti dall’evento più disastroso accaduto e, facendo i debiti scongiuri, che potrebbe riaccadere, i segni precursori sono distanti da quanto viene rilevato oggi; per cui, anche se la preoccupazione è giustificata, non è ancora arrivato il momento di farsi prendere dal panico.
First published: 06 june 2023
https://doi.org/10.1029/2022GL102437
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