Terre vicine e lontane. Diversità e comunanze di una geografia disegnata dalle sponde del Mediterraneo. Un patrimonio culturale venuto da lontano che affonda le sue radici nella notte dei tempi. E’ questo l’humus in cui nasce l’idea del Parco Nazionale di Betlemme cui la Comunità del Parco Nazionale del Vesuvio ha assicurato il suo supporto tecnico.
L’area protetta, che sorgerà nel governatorato di Betlemme e sarà messa in rete con i parchi europei grazie alla collaborazione della FederParchi, intende valorizzare la vocazione attrattiva della Terra Santa e veicolare i valori di tutela e salvaguardia dell’ambiente attraverso un’innovativa azione di pianificazione territoriale.
Sotto il forte input del Parco Nazionale del Vesuvio – l’ente ambientalista che abbraccia tredici comuni della zona vesuviana – l’iniziativa prevede la creazione di una rete di rapporti “one to one” tra enti locali italiani e palestinesi.
In che modo? Nell’ambito de “Le ali della libertà”, il progetto promosso dal Ministero degli Esteri, ogni municipalità araba presenterà un intervento al Governo italiano in partneriato con il comune gemellato. Imminenti le “unioni” di Ercolano con Gerico e di Pompei con Petra.
L’eventuale finanziamento consentirà la realizzazione di infrastrutture “in loco”: centri telematici, postazioni multimediali, uffici informatizzati e laboratori tematici. Non solo. Ci sarà spazio anche per attività di studio, ricerca e didattica.
Dunque, occhi puntati sull’innovazione della pubblica amministrazione e sulla formazione di profili professionali cui affidare la gestione in rete dei siti naturali ed archeologici del “Mare Nostrum”.
L’obiettivo, più ambizioso e più a lungo termine, è quello di rafforzare il ruolo di attrattori turistici di aree unite da valori storico-culturali ma divise da conflitti sanguinari. A rompere il ghiaccio è stato il gemellaggio che, dal 2000, unisce Betlemme al comune vesuviano di Sant’Anastasia, unione suggellata lo scorso dicembre dalla cittadinanza onoraria conferita al sindaco, Vincenzo Iervolino.
Era un’occasione speciale. A Betlemme si teneva, infatti, la conferenza internazionale degli enti locali del Mediterraneo cui ha partecipato la delegazione dei sindaci di Pompei, Ercolano, Forio e Castiglione dei Genovesi.
Adesso, il prossimo appuntamento è fissato per il 14 aprile, data in cui i sindaci delle municipalità palestinesi coinvolte saranno in Italia per avviare una serie di progetti di formazione bilaterale. Sarà l’occasione per fare il punto sul canale “Vesuvio-Palestina”, un filo diretto che sembra fare del Vesuvio l’ombelico del Mediterraneo.
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