VIAGGIOADAUSCHWITZ a/r

VIAGGIOADAUSCHWITZ a/r

e foto di ufficio stampa medicinateatro

In occasione della giornata della memoria, sabato 25 gennaio alle ore 21, all’interno della rassegna Accade di sera di Medicinateatro, alla Sala del Suffragio andrà in scena lo spettacolo della compagnia Il Melarancio di Cuneo VIAGGIOADAUSCHWITZ a/r.
Lo spettacolo è la storia di un uomo convinto della sua integrità morale e del suo senso di giustizia, che, un giorno, durante la visita al campo di concentramento di Buchenwald, immaginandosi prigioniero in quel luogo, scopre il lato oscuro di sé e drammaticamente comprende che in quella condizione potrebbe per la sua sopravvivenza abiurare a tutti i suoi principi etici. Per uscire dal baratro in cui questa scoperta lo ha sprofondato, parte per un lungo pellegrinaggio a piedi, seguendo le rotte della deportazione, ricercando se stesso, i fatti e le storie di un’umanità offesa e scoprendo il potere taumaturgico del contatto e della relazione con la gente e con il mondo.

Un lungo cammino che nel 2011 l’attore e regista Gimmi Basilotta ha realizzato con il progetto Passodopopasso, insieme ad altri “pellegrini”, dal Piemonte fino in Polonia, ripercorrendo a piedi il viaggio di deportazione che nel 1944 portò ventisei ebrei cuneesi da Borgo San Dalmazzo ad Auschwitz; il viaggio è stata l’occasione di ragionare e di parlare di memoria, scoprendo e toccando con mano quanto essa sia ora una necessità e un dovere , non solo per il rispetto della Storia, di chi l’ha vissuta, l’ha subita, ne ha sofferto e ne è stato sopraffatto, ma per poter vivere il presente in modo consapevole.
Lo spettacolo, in forma di monologo, alternando momenti drammatici a situazioni serene e gioiose, in un mix di avventura e riflessione, è una restituzione del cammino, ma non è un diario di viaggio. Prima della partenza Gimmi Basilotta ha chiesto alla gente, agli amici, che gli prestassero delle parole con cui riempire le sue valigie; ne ha raccolte settantasei, una per ogni giorno di viaggio. Le parole sono diventate la lente attraverso cui ha guardato e cercato le cose, attraverso cui ha vissuto le tante esperienze e avventure; parole che sono diventate per lui un limite, che lo ha costretto e aiutato a entrare nel profondo della realtà, a focalizzare le sensazioni e vivere le emozioni. Lo spettacolo è dunque il frutto del racconto del cammino, ma soprattutto delle settantasei parole che lo hanno guidato ed è, al tempo stesso, una riflessione profonda sulla storia della Shoah.

Per informazioni:
Medicinateatro
Sala del Suffragio, via Libertà 60 – Medicina (BO)
Magazzino Verde, Parco delle Mondine – Medicina (BO)
info@medicinateatro.it
www.medicinateatro.it

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