League of Legends. É iniziata la competizione sportiva che coinvolge l’intero pianeta

Nell’articolo precedente abbiamo trattato l’emergente (per alcuni già noto da tempo) fenomeno dell’eSport, raccontandone l’identità, la diffusione, le pratiche e i numeri (molti), soprattutto quelli del giro economico che esso produce. Ma trattiamo ora anche un caso specifico di quanto già raccontato.

Siamo infatti, come ogni anno a cavallo tra settembre e ottobre, nel periodo in cui si sta svolgendo la competizione mondiale di uno dei videogame a squadre più famosi della scena internazionale: League of Legends, appartenente a Riot Games. Questa competizione mondiale risale al 2011, primo evento della serie disputato a Jonkoping, in Svezia, durante il DreamHack: un evento che ancora oggi propone vari giochi e attira diversi gamer. In questa prima edizione non c’era una vera distinzione tra professionisti e semplici appassionati e si rivelò essere una semplice sfida Nord America contro Europa, in cui la squadra europea dei Fnatic (un team professionistico che oggi ingaggia ragazzi di tutto il mondo per varie competizioni) portò a casa un premio di 50 mila dollari. All’evento assistettero poche centinaia di fan.

All’evento successivo del 2012 a Los Angeles si erano già gettate le basi per quello che sarebbe diventato uno dei pilasti dell’eSport mondiale. Si aggiunsero alla scena competitiva alcune realtà asiatiche, oltre a 7 mila spettatori dal vivo e ben 6 milioni di spettatori da casa. Si è passati così ad un’altra edizione di Los Angeles nel 2013, a Seoul nel 2014, Berlino nel 2015, fino a tornare a Los Angeles proprio in questo periodo. In questa edizione che si sta svolgendo nelle città di San Francisco (California), Chicago (Illinois), e che passerà addirittura nel mitologico Madison Square Garden di New York prima di passare alla fase finale di Los Angeles, basta citare qualche dato per dare un’idea dello sviluppo che questa pratica ha avuto. Ora, dopo lunghe fasi di qualificazione online, ben 16 squadre professionistiche si contendono la vittoria finale (3 nordamericane, 3 europee, 3 sudcoreane, 3 cinesi, 2 provenienti dal gruppo Taiwan/Hong Kong/Macau, una brasiliana e una russa), pari a ben 1 milione di dollari per i vincitori e più di 2 milioni di dollari di montepremi totale. I prezzi dei biglietti per assistere dal vivo all’evento si aggira intorno ai 60 euro per le tribune inferiori e 45 per le superiori, e nel torneo del 2015 gli spettatori complessivi per le 4 settimane di evento ammontavano ad un totale di ben 334 milioni provenienti da tutto il mondo (46 milioni in più dell’anno prima), per una media di 4 milioni di spettatori ad ogni partita. Nella finale tra le due squadre coreane SKT Telecom T1 e Koo Tigers hanno assistito ben 36 milioni di persone, un record assoluto per il fenomeno degli eSports. E siamo ancora in attesa dei dati sull’audience di questa edizione del 2016…

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